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Comunicato stampa

21 settembre 2025

ALTRE GARE

Un dualismo vissuto sui decimi di secondo contro il locale Efrem Bianco ha caratterizzato tutto l’arco della competizione, con la vittoria, la prima in carriera, andata al pilota padovano. Terzo posto per Giovanni Costenaro, su Skoda. Tra le vetture storiche successo per Sbalchiero-Molon (Lancia Delta integrale), affascinante rivedere la Peugeot 206 WRC del trentino Luciano Cobbe, inserita nella categoria delle “Auto Classiche”.

Una giornata tipicamente estiva ha fatto da cornice al 33° Rally Città di Schio, l’edizione del grande ritorno sulla scena nazionale dopo un anno di pausa e con una nuova realtà organizzativa alle spalle, EMI - Eventi Motorsport Italia.

 

Sul campo, tanto spettacolo e tanta adrenalina, con le sei prove speciali disputate punteggiando un percorso disegnato sulla scorta della tradizione e con “nomi” che hanno infiammato la scena già dai primi chilometri competitivi.

 

Una scena davvero avvincente davanti al pubblico delle grandi occasioni, che ha incoronato vincitore con merito il padovano Giacomo Pasa, in coppia Andrea Brugnaro, su una Skoda Fabia RS Rally2. Per loro è la prima vittoria assoluta in carriera, arrivata al termine di un acceso duello ingaggiato con lo scledense Efrem Bianco, il recordman di successi nella gara, affiancato dal trevigiano Dino Lamonato. Anche loro con una Fabia RS, sono arrivati ad accarezzare la bandiera a scacchi con il risicato passivo di quattro decimi, rendendo necessaria l’ultima prova speciale per determinare il vincitore.

 

Il primo giro di tre prove aveva dato ragione a Bianco, balzato al comando comunque con Pasa alle costole e sempre vicinissimo, a soli 2”. Il secondo giro ha vista invece ribaltata la situazione, con Pasa che ha suonato decisamente la carica, prima avvicinando il rivale sulla quarta prova speciale per poi passarlo sulla quinta e riuscire nell’impresa di tenergli testa con la “piesse” finale di Pedescala.

 

Il duello tra loro due li ha progressivamente allontanati del resto della compagine, con il vicentino Giovanni Costenaro poi giunto al terzo posto, affiancato da Fabio Grimaldi, anche loro su una Skoda. Sono stati costantemente sopra il gradino più basso del podio ed hanno così concluso una prestazione comunque proficua premiata dalla regolarità di prestazioni parziali.

 

Quarta piazza per Michele Sambugaro e Mauro Cumerlato, Skoda Fabia pure per loro, ed anche in questo caso posizione consolidata già dalle prime schermaglie della mattina, così come una certa sicurezza per tutto l’arco della giornata l’ha avuta il duo Toffano-Gambasin (Skoda), che ha firmato la top five con ampio merito.

 

DI certo sensazione ha fatto l’ottava piazza assoluta, prima tra le due ruote motrici, la prestazione di Enrico Molo e Giulio Nodari, con una sempre efficace Renault Clio S1600. Il driver scledense ha inanellato una prestazione cristallina, ne sono conferma i costanti riscontri cronometrici di vertice, sempre dentro la mischia delle vetture a trazione integrale.

 

Le prime sette posizioni dell’assoluta sono state conquistate dalle vetture Skoda Fabia, le restanti tre sono marchiate Renault: due Clio S1600, vetture di oltre venti anni, ma sempre capaci di accompagnare i loro interpreti a grandi soddisfazioni ed una nuova “Rally3” a trazione integrale. 

 

La nutrita schiera delle vetture storiche è stata messa in riga dal trentino Luciano Cobbe, in coppia con Roberto Mometti, su una affascinante Peugeot 206 WRC. Le vettura era iscritta, l’unica, nella nuova categoria delle “auto classiche”, per cui ha fatto classifica a sé stante.

 

Quindi, lo “Schio Historic” è stato appannaggio di Sbalchiero Molon, con una Lancia Delta Integrale. Passati al comando dalla prima prova, si erano visti sorpassare in coincidenza della penultima “chrono” da papà Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi, con la Ford Sierra Cosworth ma poi proprio all’ultimo tuffo di sono ripresi la leadership, anche in questo caso con l’appuntamento finale di Pedescala, infliggendo ai rivali un passivo finale di 16”9 . Terzi assoluti Garzotto-Sbalchiero, anche loro con una Lancia Delta Integrale. Tutto il podio è stato prerogativa di vetture del quarto raggruppamento. Il terzo raggruppamento l’ha incamerato la A112 Abarth di Mettifogo-Florio, approfittando del ritiro nel finale di Voltolini-Morelli (Porsche 911). Il secondo raggruppamento è stato per Pianezzola-Tinazzo, con una Alfa Romeo GT.

 

E’ stato un lavoro di gestione importante e che guarda lontano, quello portato avanti dall’organizzazione, un impegno con il convinto sostegno dei Comuni di Schio, Santorso, Valdastico e Zanè e dell’Automobile Club Vicenza e che di certo ha trovato slancio per poter guardare lontano e riscrivere nuove pagine di storia sportiva, con lo sfondo della passione e della tradizione.

 

Giacomo Pasa vince la prima al Rally Città di Schio

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