
Niccolò Budoia
8 marzo 2025
CIRT
Con il Cirt 2025 al via in queste ore con il Rally Città di Foligno, vediamo le principali novità rispetto alle regole e alle procedure viste nel 2025.
Tanti piloti, tanto forti, a contendersi la corona di campione italiano rally terra. Tre gommisti almeno pronti a tentare in ogni modo di far prevalere il proprio prodotto. Quattro Case pronte a vedere le proprie vetture confrontarsi ai massimi livelli. Il Cirt 2025 parte sotto i migliori auspici, ma non sarà perfettamente uguale rispetto a quello visto l’anno scorso. Vediamo perché.
La macrodifferenza è senza dubbio l’abolizione della Qualifying Stage, che non poche polemiche aveva creato nella passata stagione. Dopo aver visto tutti o quasi i piloti immaginare strategie per partire il più indietro possibile nel primo giro di prove, simulando anche testacoda o pagando anticipi e ritardi al controllo orario di ingresso proprio per farsi penalizzare e scomparire dalle parti alte della classifica, la Commissione Rally ha deciso di tirare un tratto di penna: invece della QS ci sarà un semplice shakedown (qui a Foligno sarà fra le 13 e le 17). Questa decisione riuscirà almeno a sopire le polemiche? Lo sapremo fra poche ore.
Il montepremi complessivo sarà di 50 mila euro: al campione italiano andranno 20 mila euro, al vicecampione 10 mila euro, al terzo 5 mila e i restanti 15 mila euro andranno al vincitore della classifica Under 25, a patto che questo nel 2026 decida di correre il CIAR Junior.
Se come l’anno scorso potranno essere utilizzati al massimo dieci pneumatici per ciascuna gara, come l’anno scorso dopo ogni riordino piloti e navigatori usciranno in ordine di classifica. Spettatori, preparatevi.

CIRT al via, cosa cambia rispetto al 2024
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